L’arte
di Annacarsi
L’arte di Annacarsi
Autore: Roberto Alajmo
Editore: Laterza
Libro dolce e saporito
come un cannolo siciliano, percorre tutta la
Sicilia ed accompagna il lettore in
un viaggio di altri tempi. Tutto ciò che vi è di bello in questa isola viene
descritto e raccontato come se a farlo fosse un cantastorie ironico e
apparentemente cinico, che non riesce a nascondere l’affetto e il senso di
appartenenza (o di possesso?) per una terra unica nel suo genere. All’inizio
l’autore sembra voler fare da guida mantenendo un distacco scientifico, da
antropologo. Poi man mano che ci si immerge sempre più in questa terra piena di
colori, di sapori e di profumi, in cui tutto è al tempo stesso bello e
terribile, le emozioni, forti, emergono. Le affermazioni dell’autore si fanno
più incisive, cambia anche il linguaggio, che diventa meno espositivo e più
vibrante. Intenerisce e gratifica la favola vera dell’attore americano di
origini siciliane (Vincent Schiavelli) che decide di andare a vivere nel
paesino di origine del nonno. Una scelta fatta per non perdere di vista le cose
veramente importanti. La propria anima, gli amici, l’amore, il gusto per la
vita. Un uomo di una saggezza ancestrale, silvana. Ogni tanto nascono persone
così e anche se muoiono troppo presto, ci ricordano come può essere la parte
migliore dell’essere umano. Di certo l’autore ne racconta la storia perché sa
che è importante sia diffusa, perché può dare la misura dei doni che scorrono
nel sangue della Sicilia. In questa isola dove tutti i climi sono
rappresentati, è possibile trovare praticamente ogni campione della razza
umana. Un’astronave aliena non dovrebbe fare altro che svellere questo pezzo di
terra dal mediterraneo per avere in mano davvero un ‘fetta’ del pianeta.